venerdì 10 maggio 2013

Il nome di questo blog/giornale


A Caio Lutezio Catulo pretore romano fu dedicata, in età augustea la bonifica dei suoli compresi tra gli alvei dei torrenti Parma e Baganza a sud della loro confluenza. La bonifica posta in atto con il sistema della centuriazione, consentì l’ insediamento di una prima comunità agricola e caratterizza con il suo disegno il paesaggio e la struttura del territorio. E’ per questo che abbiamo dato a questo blog il suo nome italianizzandolo in Catullo per renderlo più facilmente memorizzabile.  Infatti il toponimo Vigatto che fu riconosciuto al Comune istituito nel 1806 da Ugo Eugenio Nardonn Prefetto degli stati di Parma, incaricato da Napoleone deriva da “vicus catuli”. L’intento perseguito con questo blog ,che vuole diventare un vero e proprio giornale, è quello di far crescere attraverso una partecipazione corale il senso di appartenenza ad una comunità di quartiere ed urbana. Siamo convinti che ce ne sia bisogno, di fronte allo scoramento prodotto dalla politica ed al senso di distacco e di estraneità che molti cittadini cominciano ad avvertire dalle Istituzioni Civili e dalle strutture di governo a tutti i livelli anche quelli locali. Tutti possono contribuire a costruire questo blog e questo giornale scrivendoci sopra. Tutti gli argomenti utili a creare il senso di comunità ed a promuovere la partecipazione alla vita civile e politica da parte dei cittadini di buona volontà.
Qualcuno prima di noi, in quel che resta del vecchio Comune di Vigatto, ha scoperto che esistono le condizioni per fare delle cose insieme: tanto per cominciare hanno cominciato a giocare.
I “Giochi delle 7 Frazioni” sono il segno evidente che la voglia di stare insieme e di farsi conoscere c’è ancora e che se coltivata con passione può anche essere contagiosa.
Da parte nostra i promotori primi dell’ iniziativa cominceremo a dare un contributo alla ricerca maturata nell’arco di qualche anno  e sfociata nella richiesta di fronte al consiglio di  circoscrizione di rispondere alla domanda di una nuova scuola elementare a Vigatto capace di soddisfare i bisogni della popolazione residente nelle frazioni di Fontanini, Alberi, Vigatto e Panocchia.



Il nostro contributo al dibattito che iniziò a suo tempo è costituito da un progetto definito a livello preliminare dell’ampliamento della vecchia scuola elementare di Vigatto, costituita nel 1913 e tutt'ora attiva.
Fondamento e presupposto del progetto sono:
1-  l’affermazione dell’importanza e della valorizzazione del vecchio manufatto edilizio e quindi della scelta di un suo ampliamento piuttosto che la costruzione di una nuova scuola in un altro sito (Vigatto o Alberi secondo ciò che qualcuno ebbe a proporre a suo tempo).
2-  La necessità inderogabile di tutelare la veduta  che dalla scuola si estende ad est e a sud con lo sfondo della  villa del marchese fino a comprendere le costruzioni del vecchio caseificio e dell’ antica chiesa del paese.
3-  La proposta che il complesso della nuova scuola si ponga come centro di aggregazione sociale del quartiere e quindi offra alla popolazione residente degli spazi da destinare ad attività non esclusivamente scolastiche e comunque praticabili nei tempi e negli orari non dedicati alla didattica (attività sportive, assemblee pubbliche , mensa, biblioteca…)

La costruzione delle scuole elementari in tutte le otto frazioni dell’allora comune di Vigatto si configura come un episodio importante della storia del paesaggio di questa zona delle campagne attorno a Parma. Infatti questi edifici si impongono in modo significativo in un contesto territoriale nella quale è ancora oggi possibile trovare i resti visibili di una storia antica, che è ancora in atto e che merita di essere conosciuta ed approfondita non solo per scoprire le radici di un’identità ,quella dell’area compresa tra i due fiumi della città di Parma,            ma anche  soprattutto per riflettere sulla necessità di sviluppare quel senso di consapevolezza comunitaria che rende possibile assoggettare a questi presupposti il progetto del paesaggio prossimo venturo.