A Caio Lutezio Catulo pretore romano fu dedicata, in
età augustea la bonifica dei suoli compresi tra gli alvei dei torrenti Parma e
Baganza a sud della loro confluenza. La bonifica posta in atto con il sistema
della centuriazione, consentì l’ insediamento di una prima comunità agricola e caratterizza
con il suo disegno il paesaggio e la struttura del territorio. E’ per questo
che abbiamo dato a questo blog il suo nome italianizzandolo in Catullo per
renderlo più facilmente memorizzabile.
Infatti il toponimo Vigatto che fu riconosciuto al Comune istituito nel
1806 da Ugo Eugenio Nardonn Prefetto degli stati di Parma, incaricato da
Napoleone deriva da “vicus catuli”. L’intento perseguito con questo blog ,che
vuole diventare un vero e proprio giornale, è quello di far crescere attraverso
una partecipazione corale il senso di appartenenza ad una comunità di quartiere
ed urbana. Siamo convinti che ce ne sia bisogno, di fronte allo scoramento
prodotto dalla politica ed al senso di distacco e di estraneità che molti
cittadini cominciano ad avvertire dalle Istituzioni Civili e dalle strutture di
governo a tutti i livelli anche quelli locali. Tutti possono contribuire a
costruire questo blog e questo giornale scrivendoci sopra. Tutti gli argomenti
utili a creare il senso di comunità ed a promuovere la partecipazione alla vita
civile e politica da parte dei cittadini di buona volontà.
Qualcuno prima di noi, in quel che resta del vecchio
Comune di Vigatto, ha scoperto che esistono le condizioni per fare delle cose
insieme: tanto per cominciare hanno cominciato a giocare.
I “Giochi delle 7 Frazioni” sono il segno evidente che
la voglia di stare insieme e di farsi conoscere c’è ancora e che se coltivata
con passione può anche essere contagiosa.
Da parte nostra i promotori primi dell’ iniziativa
cominceremo a dare un contributo alla ricerca maturata nell’arco di qualche
anno e sfociata nella richiesta di
fronte al consiglio di circoscrizione di
rispondere alla domanda di una nuova scuola elementare a Vigatto capace di
soddisfare i bisogni della popolazione residente nelle frazioni di Fontanini,
Alberi, Vigatto e Panocchia.
Il nostro contributo al dibattito che iniziò a suo
tempo è costituito da un progetto definito a livello preliminare
dell’ampliamento della vecchia scuola elementare di Vigatto, costituita nel
1913 e tutt'ora attiva.
Fondamento e presupposto del progetto sono:
1- l’affermazione dell’importanza e della valorizzazione
del vecchio manufatto edilizio e quindi della scelta di un suo ampliamento piuttosto
che la costruzione di una nuova scuola in un altro sito (Vigatto o Alberi secondo
ciò che qualcuno ebbe a proporre a suo tempo).
2- La necessità inderogabile di tutelare la veduta che dalla scuola si estende ad est e a sud con
lo sfondo della villa del marchese fino
a comprendere le costruzioni del vecchio caseificio e dell’ antica chiesa del
paese.
3- La proposta che il complesso della nuova scuola si
ponga come centro di aggregazione sociale del quartiere e quindi offra alla popolazione
residente degli spazi da destinare ad attività non esclusivamente scolastiche e
comunque praticabili nei tempi e negli orari non dedicati alla didattica (attività
sportive, assemblee pubbliche , mensa, biblioteca…)
La costruzione delle scuole elementari in tutte le
otto frazioni dell’allora comune di Vigatto si configura come un episodio
importante della storia del paesaggio di questa zona delle campagne attorno a
Parma. Infatti questi edifici si impongono in modo significativo in un contesto
territoriale nella quale è ancora oggi possibile trovare i resti visibili di
una storia antica, che è ancora in atto e che merita di essere conosciuta ed
approfondita non solo per scoprire le radici di un’identità ,quella dell’area
compresa tra i due fiumi della città di Parma, ma anche soprattutto per riflettere sulla necessità di sviluppare quel senso di consapevolezza
comunitaria che rende possibile assoggettare a questi presupposti il progetto
del paesaggio prossimo venturo.