lunedì 28 ottobre 2013

Un parco agricolo tra i due fiumi


Nei giorni di venerdì 10 e sabato 11 Ottobre si è svolta la presentazione del nuovo Piano Strutturale Comunale (P.S.C.) del comune di Parma. L’assessore all’Urbanistica e alle politiche territoriali Michele Alinovi, nella sua spiegazione, ha suddiviso i principi a fondamento del nuovo piano in due strategie, una locale e una globale, separate ma correlate tra loro.
La strategia “locale” si basa sul recupero dell’identità del territorio ed è finalizzata alla restituzione del valore paesaggistico, socio-culturale e turistico della nostra città. Tramite processi di rigenerazione del paesaggio urbano e del territorio rurale si cercherà di ristabilire la forma “urbis” della città e la valorizzazione del settore agro-alimentare.
Invece la strategia “globale” incentrata sulla sostenibilità è mirata alla rigenerazione urbana in versione sostenibile e antisismica e al consumo zero di suolo.
In questo quadro generale che tocca punti molto eterogenei tra loro, uno ci ha particolarmente interessato, poiché investe direttamente il territorio delle sette frazioni; ovvero la creazione di un parco agricolo tra i due fiumi Parma e Baganza.
Questo dovrebbe rivestire un ruolo strategico di cerniera tra i due diversi sistemi territoriali individuati mediante la valorizzazione dell’alveo fluviale dei due torrenti.
Il parco si inserirebbe all’interno di un progetto più ampio, ovvero la realizzazione di un parco agricolo periurbano della città di Parma. L’intervento è indirizzato alla restituzione di una forma compiuta al limite incerto dei comparti periferici cittadini con la restituzione, tramite l’esaltazione della maglia centuriale, di alti valori paesaggistici e socio-economici al territorio rurale di quella pianura prossima alla città urbanizzata.
Tutti i presupposti che sono stati presentati, come base di questo progetto, ci sono sembrati degli ottimi punti di partenza per costruire un progetto, su cui discutere,  per questo territorio. Però alla fine delle due giornate alcuni nostri interrogativi non hanno trovato risposta; ad esempio: come si costituirà il parco periurbano? Ci sarà una quota da pagare per gli agricoltori in cambio di un bollino di garanzia di origine? Con che criterio si porranno i confini del parco agricolo? Ci sarà una normativa paesaggistica da rispettare per la salvaguardia dell’identità del paesaggio? O ci sarà una nuova progettazione di questo paesaggio?
Ci auguriamo che a questi interrogativi si cerchi una risposta ,attraverso il dibattito, all’interno del Forum permanente per lo sviluppo di politiche territoriali integrate, che è stato aperto con queste due prime giornate. Il prossimo appuntamento è previsto per mercoledì 30 ottobre presso il Palazzo del Governatore.





martedì 15 ottobre 2013

Puliamo la Parma!


Sabato 28 settembre si è svolta la giornata per ripulire il greto del torrente Parma nel tratto di Vigatto.
Il ritrovo si è tenuto alle 7.30 di mattina presso il campo sportivo di Vigatto in via della Fornace, purtroppo il numero dei partecipanti purtroppo non era altissimo, forse per l’orario o forse per il tempo. Noi di Catullo c’eravamo, insieme all’assessore Marani, agli organizzatori dell’evento e a pochi altri mattinieri.
La situazione che ci si è presentata non era delle migliori: sbucando da ogni curva ci si presentavano cumoli di rifiuti di ogni genere, dai flaconi ad uso veterinario agli indumenti, scarpe, gomme, una batteria, filtri dell’olio, una bombola e perfino una vecchia Graziella ancora in buone condizioni. In alcuni ,tragici, punti abbiamo faticato a trovare il punto in cui finivano i rifiuti e si ritrovava finalmente la terra: si sono creati veri e propri “pozzi” di spazzatura, residui stratificati nel tempo che bloccano la terra e la vegetazione.
 Un fatto che ci ha particolarmente colpiti è la quantità di materiale edilizio che si trova nei pressi del greto, compreso parecchio eternit, che viene scaricato lì per vitare di pagare le tasse di smaltimento della discarica. Nonostante fossimo in pochi rispetto a quanti avevano dato adesione all’iniziativa, la mattinata è risultata proficua e siamo riusciti ad accumulare un discreto numero di rifiuti che sono stati, il lunedì seguente, raccolti e smaltiti da un camion dell’Iren.
E’ un vero peccato che un luogo che avrebbe così tante possibilità di essere vissuto dalla comunità, si ritrovi ad essere una discarica abusiva a disposizione solo di chi ha qualcosa da gettare, invece che essere valorizzato e vissuto da chiunque voglia farsi una passeggiata o un giro in bici. Le piste lungo la Parma sono senza dubbio zone da valorizzare, proteggere e riprogettare per renderle disponibili a tutti i cittadini.